Il debutto che riscrive i codici della Maison con sensualità, archivi e futuro

Il debutto di Jonathan Anderson nelle passerelle di Parigi alla direzione creativa di Dior è un mix postmoderno di memoria storica, nuove proporzioni e sensualità. La sua visione studia gli archivi storici per deformarli creando una narrazione sfaccettata: non un semplice omaggio al passato, ma una rifondazione stilistica.

La sfilata ha giocato con contrasti e stratificazioni: camicie con jabot, gonne pannier, giacche storiche plasmate in silhouette contemporanee.

Anderson ha proposto un “new look” decostruito, plurale, sovrapponendo pezzi storici a dettagli quoridiani: frac e mini-gonna!

Una passerella tra passato e futuro

La sfilata, andata in scena alla Paris Fashion Week, si è aperta con immagini d’archivio e un cortometraggio che ripercorreva le epoche e i molteplici creativi di Dior che si sono susseguiti.

Un contesto emozionale che ha preparato lo spettatore alla sfilata: abiti che mescolano tailoring sartoriale e sportswear, drappeggi, fiocchi oversize, frac e revers. Gonne in denim sfrangiato indossate sotto grandi manteaux.

Rivisitazione del brand ma in chiave soft: il nuovo logo Dior

Anderson ha archiviato il logo “DIOR” in maiuscolo, per tornare a una scritta più morbida e raffinata: una “D” maiuscola seguita da lettere minuscole, in omaggio al font “Cochin” originale di Christian Dior.

Un messaggio chiaro: meno logo, più contenuto. Un lusso che parla attraverso le linee e la poetica, non l’ostentazione.

Lusso destrutturato: indossabile ma sofisticato.

La “D” in oro la ritrovate nelle décolletés a punta.. adorabili!

Se siete curiosi andate nel sito  http://www.dior.com, concedetevi una pausa, e ammirate l’intera sfilata!

Ditemi cosa vorreste indossare la prossima estate, cosa avete nell’armadio che potrebbe creare un outfit “stile Dior”.. creeremo assieme il vostro stile con una Consulenza di immagine

A presto!

Novella, alias Nouvelle Rouge